Fondazione DARE

Una tecnologia di trial In-Silico per valutare l'efficacia delle strategie di intervento nella prevenzione delle fratture dell'anca

Con l’avanzare dell’età, le nostre ossa perdono naturalmente densità e forza, aumentando il rischio di fratture, in particolare nelle aree vulnerabili come l’anca. Le fratture dell’anca sono una preoccupazione seria per gli anziani, spesso causate da una combinazione di fragilità ossea e una maggiore probabilità di caduta. Questo ha portato i ricercatori a concentrarsi su due principali strategie di prevenzione: ridurre la perdita ossea e prevenire le cadute.

 

Tradizionalmente, gli interventi per prevenire la perdita ossea hanno incluso integratori alimentari, farmaci ed esercizio fisico. Tuttavia, ci sono prove crescenti che la prevenzione delle cadute possa essere una strategia più efficace per alcuni individui. Interventi ambientali (ad esempio, rimuovere ostacoli che favoriscono le cadute) e programmi di esercizi personalizzati hanno il potenziale di ridurre significativamente i rischi di caduta, specialmente in alcune popolazioni. 

Per comprendere meglio e ottimizzare queste strategie di prevenzione, il gruppo di ricerca In Silico Medicine del Prof. Marco Viceconti dell’Università di Bologna, in collaborazione con l’Istituto Ortopedico Rizzoli, ha sviluppato un nuovo strumento chiamato BoneStrength. Questa tecnologia di trial in silico simula gli effetti di diversi interventi su pazienti virtuali, permettendo ai ricercatori di testare varie strategie in un ambiente controllato basato su computer. L’obiettivo finale è sviluppare un metodo che possa prevedere quali strategie—focalizzate sulla riduzione della perdita ossea o sulla prevenzione delle cadute—saranno più efficaci nel ridurre le fratture dell’anca in diversi gruppi di persone. 

Il progetto pilota mira a validare BoneStrength confrontando l’incidenza delle fratture dell’anca attraverso diverse strategie di prevenzione, includendo sia interventi per rafforzare le ossa sia per prevenire le cadute. Simulando diversi scenari utilizzando dati reali, lo strumento aiuterà i ricercatori a determinare quale combinazione di approcci porta ai tassi più bassi di fratture. 

Con l’invecchiamento della popolazione, soluzioni come BoneStrength potrebbero avere un impatto decisivo nel migliorare la qualità della vita e ridurre i costi sanitari. Fornendo un modo rapido ed efficace per valutare più strategie, questa tecnologia potrebbe aiutare i professionisti della salute a prendere decisioni più informate, portando a risultati più sicuri e salutari per gli anziani. 

 

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Questa ricerca è stata cofinanziata dal Piano Nazionale Complementare PNC-I.1 “Iniziativa di ricerca per le tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale”, D.D. 931 del 06/06/2022, iniziativa “DARE – Digital lifelong prevention”, codice PNC0000002

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