AI, Machine Learning e Deep Learning per la Fisica Medica e le Scienze della Vita – Aperte le iscrizioni!

Marzo 4, 2025 DARE, Progetto AI, Machine Learning e Deep Learning per la Fisica Medica e le Scienze della Vita – Aperte le iscrizioni! Al via il corso “AI, Machine Learning e Deep Learning per la Fisica Medica e le Scienze della Vita”, nell’ambito della Scuola di Fisica Medica dell’Università di Roma Tor Vergata. Un’opportunità unica per approfondire le basi teoriche e acquisire competenze avanzate attraverso esperienze pratiche. A chi è rivolto Il corso è destinato agli specializzandi in Fisica Medica interessati a esplorare l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nel settore sanitario. Perché partecipare · Accesso gratuito con possibilità di fruizione da remoto · Attestato di partecipazione per tutti gli iscritti · Lezioni online disponibili per un mese dopo la diretta Modalità di iscrizione La partecipazione è gratuita, ma è richiesta l’iscrizione obbligatoria. Iscriviti qui:  https://lnkd.in/eEQs7NyR Lezioni online su MS TEAMS: https://shorturl.at/usvB3 📅 CALENDARIOVenerdì 7 Marzo | 14:30 – 17:30Venerdì 14 Marzo | 14:30 – 17:30Lunedì 17 Marzo | 16:00 – 18:00Martedì 18 Marzo | 16:00 – 18:00Mercoledì 19 Marzo | 16:00 – 18:00Lunedì 24 Marzo | 14:30 – 17:30 Università di Roma Tor Vergata Articolo precedente torna su

DARE lancia ReActorPro: formazione imprenditoriale per ricercatori

foto reactorPro

Gennaio 31, 2025 DARE, Progetto DARE lancia ReActorPro! DARE lancia ReActorPro: formazione imprenditoriale per ricercatori. Un’opportunità unica per i ricercatori italiani di trasformare i loro progetti in startup innovative! 💡🎯 Nella giornata del 30/11 presso l’Opificio Golinelli a Bologna è iniziato ReActorPro, la seconda tappa del percorso formativo per fornire competenze imprenditoriali ai progetti pilota DARE che vogliono portare sul mercato la propria idea di ricerca. Il BI-REX Competence Center, partner di DARE, ha lanciato in collaborazione con G-Factor – incubatore acceleratore di Fondazione Golinelli – un programma strutturato di educazione all’imprenditorialità, con l’intento di valorizzare il potenziale delle ricerche sviluppate nei contesti accademici e di ricerca italiani. Il primo step del programma è stato un Roadshow itinerante che, tra settembre e novembre 2024, ha coinvolto quattro poli strategici dell’innovazione in Italia e del progetto DARE: Bologna, Bari, Palermo e Roma. Durante questi incontri, più di 100 ricercatori provenienti da 12 università e centri di ricerca hanno avuto l’opportunità di presentare le proprie idee, con oltre 20 progetti selezionati per proseguire il percorso. Ora, con due cicli formativi (la prima edizione fino a giugno, e il secondo ciclo da settembre a dicembre 2025), i partecipanti acquisiranno strategie di business, mentorship one-to-one e affronteranno un Demo Day finale di fronte a una platea di soggetti dal mondo degli investimenti e dell’industria. Nel 2026, i migliori progetti entreranno nel programma di accelerazione G-Force, l’ultimo step per arrivare sul mercato. 📍 Università e centri di ricerca coinvolti: 🏛️ Università degli Studi di Bari 🏛️ Università degli Studi di Bologna 🏛️ Università Cattolica del Sacro Cuore 🏛️ Università degli Studi di Palermo 🏛️ Istituto Ortopedico Rizzoli 🏛️ Fondazione Policlinico Gemelli 🏛️ Università degli Studi di Roma Tor Vergata 📢 Seguici per scoprire l’evoluzione dei progetti e il futuro dell’innovazione! 🚀 Articolo precedente torna su

Un ponte tra ricerca e mercato grazie all’innovazione sanitaria

dare la repubblica news

Gennaio 30, 2025 DARE, Progetto Un ponte tra ricerca e mercato grazie all’innovazione sanitaria Il progetto DARE Foundation – Digital Lifelong Prevention è su La Repubblica Bologna!La notizia riguarda il programma di educazione all’imprenditorialità sviluppato da G-Factor, acceleratore di Fondazione Golinelli, e presentato dal Competence Center BI-REX.La prima fase è stata un roadshow itinerante che nel 2024 ha toccato quattro poli strategici dell’innovazione e della ricerca italiani (Bologna, Bari, Palermo e Roma) coinvolgendo oltre 100 ricercatori da 12 enti.Domani, il 30 gennaio, inizierà la seconda fase: ReActorPro, un programma di formazione imprenditoriale che accompagnerà i ricercatori nella trasformazione di idee in progetti d’impresa.Il percorso si concluderà nel 2026 con la terza fase di accelerazione intensiva, con il programma G-Force.All’interno dell’articolo le testimonianze di Lorenzo Chiari (Professore di Bioingegneria all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Presidente Fondazione DARE), e Massimo Pulvirenti (Head of Consulting and Training Services di BI-REX Competence Center).  Articolo precedenteArticolo successivo torna su

AVVISO – Il Bando a cascata di Spoke 3 del progetto DARE è stato ripubblicato

Gennaio 20, 2025 Bandi a cascata, DARE, Progetto AVVISO – Il Bando a cascata di Spoke 3 del progetto DARE è stato riaperto 📢 È stato riaperto il bando pubblico dello Spoke 3 Università di Roma Tor Vergata per la selezione di proposte progettuali finalizzate all’implementazione di innovazioni tecnologiche 4.0 come hashtag#BigData, hashtag#InternetOfThings e hashtag#AI, applicate alla hashtag#PrevenzioneDigitale e alla Salute, anche attraverso il trasferimento tecnologico. Attenzione alle variazioni di importo e di tematiche! 🔗 Bando consultabile al link: https://lnkd.in/dgnzyMkB Articolo precedente torna su

Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità

Novembre 22, 2024 DARE, Progetto Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità Il Ministro della Salute, Prof Orazio Schillaci, con decreto datato 4/11/2024 ha nominato tra i cinque esperti designati dal Ministro della salute nell’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità il nostro collega e leader dello spoke 2 del progetto DARE Foundation – Digital Lifelong Prevention, Prof Walter Mazzucco. La fondazione e il consorzio DARE tutto si congratulano con il collega per questo prestigioso ruolo.https://lnkd.in/d6aPcqfD Articolo precedenteArticolo successivo torna su

AVVISO – I Bandi a cascata di Spoke 1 e Spoke 2 del progetto DARE sono stati ripubblicati

Novembre 21, 2024 Bandi a cascata, DARE, Progetto AVVISO – I Bandi a cascata di Spoke 1 e Spoke 2 del progetto DARE sono stati ripubblicati Dopo una revisione che ha portato a variazioni di importo e tematiche, i bandi sono di nuovo aperti per chi desidera proporre progetti innovativi nell’ambito della prevenzione digitale e della salute.Per scoprire i dettagli e partecipare:➡️ Bando dell’Università di Bologna (Spoke 1) : https://lnkd.in/dNXHPMCr➡️ Bando dell’Università di Palermo (Spoke 2): https://lnkd.in/dugZc_-h Quando sarà ripubblicato il bando di Spoke 3 avviseremo prontamente tramite questi stessi canali. Articolo precedenteArticolo successivo torna su

Aperto l’arruolamento per il progetto PowerAGING!

Novembre 18, 2024 DARE, Progetto Arruolamento pazienti di 65-80 anni per lo studio PowerAGING Il progetto DARE Foundation – Digital Lifelong Prevention supporta 66 progetti pilota sulla prevenzione delle malattie con tecnologie digitali in tutta Italia. A Bologna si è aperto l’arruolamento presso IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli per il progetto PowerAGING: se hai un’età compresa fra i 65 e gli 80 anni e soffri di artrosi al ginocchio, chiedi di essere arruolato nello studio. Riceverai una serie di esami clinici e strumentali gratuiti, e potrai dire di aver contribuito all’avanzamento della scienza! Per maggiori informazioni, trovi tutti i contatti seguendo questo link ➡ https://lnkd.in/d_5RzWCq Articolo precedenteArticolo successivo torna su

Prevedere il rischio di osteoporosi e con l’AI e machine learning 

Novembre 5, 2024 DARE, pilot trial, Progetto Prevedere il rischio di osteoporosi e con l’AI e machine learning L’osteoporosi, una malattia muscoloscheletrica spesso riscontrata negli anziani, è una delle principali cause di disabilità e riduzione della qualità della vita. Caratterizzata da una scarsa resistenza e qualità ossea, questa condizione aumenta significativamente il rischio di fratture, in particolare negli adulti fragili, portando a gravi perdite di mobilità e indipendenza. A complicare ulteriormente il quadro vi è la sarcopenia, un’atrofia muscolare generalizzata che spesso accompagna l’osteoporosi e indebolisce ulteriormente il corpo. Per molti, la prima manifestazione dell’osteoporosi è una frattura, quando ormai la malattia ha già causato danni sostanziali.     I trattamenti attuali si concentrano sul rallentare la progressione dell’osteoporosi una volta che si è verificata una frattura. Tuttavia, la chiave per ridurre l’impatto della malattia sta nella diagnosi precoce. Rilevare la malattia prima delle fratture permetterebbe interventi preventivi, riducendo sia le sofferenze individuali che l’onere sui sistemi sanitari.  È qui che entrano in gioco strumenti di analisi avanzati come il machine learning, l’intelligenza artificialee il data mining, tecnologie con il potenziale di trasformare il modo in cui diagnostichiamo e gestiamo l’osteoporosi.   Il gruppo del Prof. Umberto Tarantino del Dipartimento di Scienze Cliniche e Medicina Traslazionale dell’Università di Roma Tor Vergata sta sviluppando un approccio che integra modelli di machine learning con le tecniche diagnostiche esistenti, come l’imaging e l’analisi dei biomarcatori, per identificare potenziali segnali precoci di osteoporosi e predire il rischio di fratture.  Diagnosi precoce e prevenzione delle fratture  L’obiettivo principale di questa ricerca innovativa è utilizzare AI e ML per correlare dati molecolari e di imaging, al fine di identificare potenziali biomarcatori di osteoporosi e sarcopenia. I biomarcatori sono indicatori biologici che possono aiutare a rilevare le malattie in modo più precoce e accurato. Attraverso la biologia cellulare, la biologia molecolare e l’istologia, i ricercatori puntano a scoprire nuovi biomarcatori che possano segnalare le prime fasi dell’osteoporosi.  In particolare, il team sta analizzando cellule per valutare marker legati all’invecchiamento cellulare, alla funzione mitocondriale e allo stress ossidativo, fattori chiave per la salute ossea e muscolare. Inoltre, stanno esaminando biomarcatori sierici e utilizzando tecniche istologiche per studiare l’architettura del tessuto osseo e muscolare, alla ricerca di segni di deterioramento.  Imaging avanzato e stratificazione del rischio  Le tecnologie di imaging sono già ampiamente utilizzate per valutare la salute ossea, ma combinando queste immagini con dati molecolari attraverso il machine learning è possibile ottenere una valutazione molto più precisa del rischio di frattura di un individuo. L’AI potrebbe individuare pattern sottili nelle immagini, invisibili all’occhio umano, che potrebbero indicare precocemente l’osteoporosi o la sarcopenia.  Una volta identificati questi pattern e correlati con i biomarcatori molecolari, diventa possibile stratificare i pazienti in base al rischio di fratture da fragilità, consentendo ai fornitori di assistenza sanitaria di intervenire con trattamenti personalizzati, adattati al profilo di rischio specifico del paziente.  Articolo precedenteArticolo successivo torna su

DARE Roadshow: A Roma la quarta tappa

Ottobre 29, 2024 DARE, Fondazione, Formazione, Progetto DARE Roadshow: A Roma la quarta tappa Continuano gli appuntamenti dedicati a chi si occupa di ricerca e ha interesse a intraprendere un percorso imprenditoriale nel settore delle scienze della vita. Martedì 19 novembre, dalle 17, si terrà a Roma la quarta e ultima tappa di DARE Roadshow, presso The Hub – LVenture Group, in via Marsala 29H.    L’iniziativa, completamente gratuita, offrirà a chi partecipa la possibilità di esplorare il futuro della prevenzione digitale, condividendo idee di impresa con una community di esperte ed esperti, appassionate e appassionati. Saranno ospiti della tappa romana, con un intervento dedicato al mindset imprenditoriale e al passaggio dalla ricerca all’impresa, Gabriele Grecchi CEO & Co-Founder di Silk Biomaterial (KLISBio),  e Michele Ravaziol e Lorenzio Bracciale, rispettivamente CEO e CTO di Docunque. Le iscrizioni sono aperte a questo link: https://bit.ly/formroadshowromadare SUL PROGETTO DARE Il progetto DARE (DigitAl lifelong pRevEntion), finanziato dal MUR nell’ambito del Piano Complementare al PNRR, si impegna a potenziare gli strumenti e le competenze necessarie per valorizzare il vasto potenziale dei dati. Questo sforzo mira a definire, monitorare e prevedere i percorsi di salute individuale, contribuendo significativamente alla promozione della salute e alla prevenzione a tutti i livelli. Al suo interno il Competence Center BI-REX presenta un programma di accelerazione sviluppato da G-Factor. Si tratta di un’iniziativa interessante nel panorama dell’innovazione e dell’imprenditorialità, che si distinguerà per la sua capacità di trasformare le visioni di giovani imprenditrici e imprenditori in imprese tangibili e di successo. Attraverso un processo di metamorfosi strategica, le idee saranno coltivate fino a diventare realtà commerciali sostenibili, contribuendo significativamente alla vitalità del progetto e all’innovazione nel mercato globale. Il programma, strutturato in tre fasi progressive, accompagnerà i progetti aderenti in tutte le fasi necessarie a diventare un’impresa.  DARE vanta una collaborazione con prestigiose istituzioni accademiche e centri di ricerca, tra cui l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, e l’Università degli Studi di Palermo. Partecipano anche l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Università degli Studi di Parma, e l’Università degli Studi di Padova, insieme all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Contribuiscono inoltre l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” IRCCS, le Aziende Sanitarie Locali di Roma 1 e di Bari, BI-REX Competence Center, Exprivia S.p.A., Engineering Ingegneria Informatica S.p.A., Maria Cecilia Hospital S.p.A., e l’University of Pittsburgh Medical Center Italy SRL. Per scoprire tutto sull’iniziativa e rimanere sempre aggiornati è possibile consultare il sito dedicato. Articolo precedenteArticolo successivo torna su

Una tecnologia di trial In-Silico per valutare l’efficacia delle strategie di intervento nella prevenzione delle fratture dell’anca

Ottobre 25, 2024 DARE, pilot trial, Progetto Una tecnologia di trial In-Silico per valutare l’efficacia delle strategie di intervento nella prevenzione delle fratture dell’anca Con l’avanzare dell’età, le nostre ossa perdono naturalmente densità e forza, aumentando il rischio di fratture, in particolare nelle aree vulnerabili come l’anca. Le fratture dell’anca sono una preoccupazione seria per gli anziani, spesso causate da una combinazione di fragilità ossea e una maggiore probabilità di caduta. Questo ha portato i ricercatori a concentrarsi su due principali strategie di prevenzione: ridurre la perdita ossea e prevenire le cadute.   Tradizionalmente, gli interventi per prevenire la perdita ossea hanno incluso integratori alimentari, farmaci ed esercizio fisico. Tuttavia, ci sono prove crescenti che la prevenzione delle cadute possa essere una strategia più efficace per alcuni individui. Interventi ambientali (ad esempio, rimuovere ostacoli che favoriscono le cadute) e programmi di esercizi personalizzati hanno il potenziale di ridurre significativamente i rischi di caduta, specialmente in alcune popolazioni.  Per comprendere meglio e ottimizzare queste strategie di prevenzione, il gruppo di ricerca In Silico Medicine del Prof. Marco Viceconti dell’Università di Bologna, in collaborazione con l’Istituto Ortopedico Rizzoli, ha sviluppato un nuovo strumento chiamato BoneStrength. Questa tecnologia di trial in silico simula gli effetti di diversi interventi su pazienti virtuali, permettendo ai ricercatori di testare varie strategie in un ambiente controllato basato su computer. L’obiettivo finale è sviluppare un metodo che possa prevedere quali strategie—focalizzate sulla riduzione della perdita ossea o sulla prevenzione delle cadute—saranno più efficaci nel ridurre le fratture dell’anca in diversi gruppi di persone.  Il progetto pilota mira a validare BoneStrength confrontando l’incidenza delle fratture dell’anca attraverso diverse strategie di prevenzione, includendo sia interventi per rafforzare le ossa sia per prevenire le cadute. Simulando diversi scenari utilizzando dati reali, lo strumento aiuterà i ricercatori a determinare quale combinazione di approcci porta ai tassi più bassi di fratture.  Con l’invecchiamento della popolazione, soluzioni come BoneStrength potrebbero avere un impatto decisivo nel migliorare la qualità della vita e ridurre i costi sanitari. Fornendo un modo rapido ed efficace per valutare più strategie, questa tecnologia potrebbe aiutare i professionisti della salute a prendere decisioni più informate, portando a risultati più sicuri e salutari per gli anziani.    Articolo precedenteArticolo successivo torna su

Monitoraggio dell’Osteoporosi: Una Tecnologia di Digital Twin per il Rischio di Fratture da Fragilità Ossea

Ottobre 18, 2024 DARE, pilot trial, Progetto Monitoraggio dell’Osteoporosi: Una tecnologia di Digital Twin per il rischio di fratture da fragilità osse I nostri partner dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, guidati da Fabio Baruffaldi, stanno rivoluzionando la gestione dell’osteoporosi con lo sviluppo di una tecnologia Digital Twin. Questo progetto impiega la tecnologia avanzata di Digital Twin, nello specifico il BBCT-hip, per valutare il rischio di fratture da fragilità nei pazienti osteoporotici, con un focus particolare sulle donne in post-menopausa.   Cosa stanno facendo Lo studio pilota utilizzerà il BBCT-hip, una metodologia avanzata in silico basata su scansioni CT e modelli biomeccanici dell’anca, in un contesto clinico prospettico per valutarne la capacità predittiva rispetto alle tradizionali misurazioni della densità minerale ossea (BMD). Lo studio si concentrerà su un gruppo di donne in post-menopausa affette da osteoporosi e osteopenia, con l’obiettivo di fornire una valutazione del rischio di frattura più accurata e personalizzata. Fornendo previsioni più precise, questa tecnologia mira a ridurre significativamente l’incidenza delle fratture dell’anca, che rappresentano una preoccupazione importante per le persone affette da osteoporosi. La metodologia BBCT-hip offre un approccio innovativo che potrebbe superare le tradizionali misurazioni BMD, fornendo a pazienti e operatori sanitari strumenti migliori per gestire l’osteoporosi. Perché è importante L’obiettivo principale del progetto pilota è sviluppare e validare questa tecnologia digitale per la gestione personalizzata dell’osteoporosi. Migliorando la previsione del rischio di frattura, mira a migliorare l’assistenza ai pazienti, ridurre i costi sanitari e migliorare la qualità della vita di coloro che sono affetti da osteoporosi. Articolo precedenteArticolo successivo torna su